John James Audubon, un artista naturalista

Opera Mammut
Quando l’atlante ornitologico illustrato “Gli uccelli d’America” di John James Audubon apparve, era il 1827, venne definito “Opera Mammut” per le sue esagerate dimensioni, 103x69 cm. L’opera composta di 435 stampe colorate a mano, una ad una, illustravano 170 specie di uccelli del Nord America. Negli USA a nome di questo artista è intitolata oggi una delle più influenti associazioni di amici e protettori della natura, la “Audubon Society”.
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Biografia di John James Audubon

John James Audubon (fig. 1) nasce il 26 aprile 1785 ad Haiti. E’ figlio illegittimo di Jeanne Rabin, una creola francese che muore poco dopo la sua nascita, e di Jean Audubon, capitano della marina francese e agente di una compagnia di commercio con sede a Nantes. Nel 1789 Jean Audubon torna in Francia, conducendo con sé il piccolo John e si sistema a Parigi. Qui sua moglie si prende cura del bambino.
Nel 1802 John Audubon segue per sei mesi le lezioni di disegno e pittura del famoso pittore Jean Louis David, allora sulla cresta dell’onda. L’anno successivo John Audubon si imbarca per l’America e si stabilisce vicino Philadelphia, dove il padre possiede una piantagione. Qui può studiare da vicino la fauna e la flora locali e disegnare dal vero gli uccelli. In seguito ad una controversia con l’intendente del padre, che lo considera un sognatore buono a nulla, ritorna in Francia e per un breve periodo serve nella marina francese. Nel 1806 ritorna in America e trova lavoro come commesso nel Kentucky. Due anni più tardi sposa una vicina di casa, Lucy Bakewell. Dal matrimonio nascono tre figli. Nel 1812 prende la cittadinanza americana. L’incontro con l’eminente ornitologo americano Alexander Wilson fa maturare in John Audubon un grandioso progetto: pubblicare le riproduzioni, a grandezza naturale, di tutte le specie di uccelli del Nord America.
Nel 1819, in seguito ad un fallimento, soggiorna per un breve periodo in prigione. L’anno successivo parte con la famiglia per Cincinnati. Successivamente si stabilisce a New Orleans. Qui si guadagna da vivere dando lezioni di scherma e di danza ed eseguendo ritratti a matita, mentre la moglie lavora come istitutrice.
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Nel frattempo John Audubon dipinge acquarelli per il suo progetto. All’aperto, a contatto con la natura, John si sente a casa. Cercando di riprodurre il fiammeggiante piumaggio del Cardinale della Virginia (fig. 2) o percorrendo sentieri erbosi all’inseguimento di un airone notturno a caccia di cibo, Audubon si sente appagato ed è capace di dimenticare sé stesso per catturare la bellezza – e a volte – la crudeltà della natura che lo circonda.
In pochi anni dipinge ben 435 acquarelli e così inizia la ricerca di un editore. Però il formato esagerato dei suoi acquarelli, come già detto 103x69 cm, spaventa. Inoltre la tecnica di stampa è molto costosa e laboriosa. I disegni devono essere riportati su lastre di rame per l’incisione, poi stampati ed infine colorati a mano, uno ad uno.
Dal momento che negli Stati Uniti non trova editori, John Audubon, abbigliato da tipico pioniere e cacciatore americano, vedi ritratto in figura 1, si mette in viaggio e arriva in Inghilterra.
Nel 1827 trova un incisore ad Edimburgo, ma dopo una decina di stampe, insoddisfatto, si rivolge ad un editore di Londra, Robert Havell. Vedono così la luce 435 pezzi unici. Le stampe sono poste in vendita a gruppi di cinque al prezzo, ragguardevole per l’epoca, di 1000 dollari ciascuno. Audubon riesce a venderle facilmente in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Nel 1829 torna a casa, ma riparte subito dopo per un lungo viaggio che lo porta in Texas, Florida, Labrador e lungo le spon- de del Mississippi. Da questa spedizione, terminata nel 1834, ricava moltissimi nuovi acquarelli.
Nel 1841 mette in vendita l’opera completamente rinnovata, in sette volumi, di stampe, sempre colorate a mano una ad una, che riproducono a grandezza naturale più di 1000 specie di uccelli americani. Nello stesso anno John Audubon si trasferisce con la sua famiglia a Manhattan, nel cuore di New York, dove muore il 27 gennaio 1851, al ritorno da un viaggio in Europa.
Oltre alla monumentale opera “Gli Uccelli d’America” lascia due volumi di stampe di “Quadrupedi vivipari del Nord America” e cinque volumi di commenti alle stampe sugli uccelli, dal titolo “Biografia Ornitologica”.
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Gli acquarelli di John James Audubon

Il sogno di John Audubon è quello di ritrarre dal vivo gli uccelli del Nord America a grandezza naturale e nel loro habitat, ritrarli, cioè, in attività, contrariamente a quanto si era fatto fino ad allora. Sceglie, pertanto, fogli di circa 1 metro per 70 centimetri. Su questo supporto è facile dipingere il Cardinale Rosso della Virginia di fig. 2 o più esemplari in azione di rondini, colibrì, Parrocchetti della Carolina o merli. In fig. 3 possiamo ammirare degli esemplari di Dendroica Gialla in volo, il più conosciuto e il più apprezzato tra gli uccelli canterini del Nord America per il suo vivace piumaggio e per il suo canto melodioso.
Un foglio così grande si presta bene per ritrarre a grandezza naturale un solo esemplare di maggiori dimensioni, come il Condor della California, l’Allocco della Lapponia o il Falco Pescatore. La fig. 4 riproduce l’Aquila Reale, ritratta mentre si libra in aria serrando tra gli artigli un Coniglio delle Nevi dal candore immacolato. Purtroppo, però, il foglio scelto non è sufficiente per “contenere” la Grande Egretta Bianca, il Cigno Trombettiere o il grande Airone Blu. Ma Audubon, pur di rappresentarli come li vede, fa assumere loro pose innaturali e bizzarre. Il massimo della contorsione la impone al famoso Fenicottero Rosa (fig. 5).
Ma persino nelle rappresentazioni poco conformi alla realtà, come in questi casi, ritroviamo la grande qualità artistica e la precisione scientifica che caratterizza il lavoro di Audubon. Le sue numerose tavole di passeracei che non gli avevano posto problemi di dimensioni, mostrano che è stato un eccellente osservatore, un ottimo disegnatore ed un valido pittore.
Quando Audubon inizia questa sua avventura, nel 1820, la maggior parte del territorio americano è coperto da foreste e gli animali selvatici sono i padroni incontrastati del continente. Oggi, molto poco di quella flora e di quella fauna è sopravvissuto; molte specie di uccelli che lui ha ritratto sono stati sterminati dagli uomini, tra questi il Parrocchetto della Carolina colpevole, agli occhi degli agricoltori, di distruggere i raccolti e la Colomba Migratrice Americana. In fig. 6 possiamo ammirare la curva armoniosa disegnata da una coppia di queste colombe. Nei suoi commentari Audubon rivela che uno stormo di larghezza chilometrica di questo volatile, passando sulla sua testa, oscurò il sole per tre giorni! Purtroppo la distruzione della foresta orientale, che era il suo habitat, e la caccia spietata per la bontà delle sue carni, ne hanno decretato l’estinzione.
Oggi, queste deliziose stampe offrono una miniera di informazioni per i naturalisti e costituiscono un tesoro per tutti gli amanti della natura che possono godersi gli uccelli che erano di casa, una volta, nel Nord America.
La Società Storica di New York conserva 400 acquarelli originali acquistati nel 1863 dalla vedova Lucy Audubon. Ci sono pervenute solo 119 copie della sua opera e, di queste, 108 si trovano in Musei, Biblioteche ed Università. Nel 1987 la stampa del fenicottero rosa è stata acquistata, in una vendita pubblica, da Christie’s a New York al prezzo record di 41.800 dollari e nel 2000 una sua opera completa, proveniente dalla collezione di Lord Hesketh è stata venduta, sempre da Christie’s a New York, alla favolosa cifra di 8,8 milioni di dollari.