Turner (1775-1850) ...al Chiostro del Bramante - Roma

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di Marina Novelli


"Si comincia a creare solo quando si smette di avere timore”
Joseph Mallord William Turner.

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Una grande esposizione monografica di Turner sta avendo luogo a Roma, presso il Chiostro del Bramante che, in collaborazione con la Tate di Londra, ospiterà questa suggestiva mostra fino a fine agosto 2018. Un evento questo che, ancora una volta, pone in evidenza la spiccata “vocazione sperimentale”, nonché l’attenta intenzione del Chiostro del Bramante, nei riguardi del coinvolgimento emotivo del visitatore. La mostra infatti segna l’inizio di una importante collaborazione tra la Tate di Londra ed il Turner 3
Chiostro bramantesco. Occasione unica questa per ammirare le ben 92 opere, tra acquerelli, disegni, album ed una raffinata selezione di olii (esposti in Italia per la prima volta!), conservate nella sua casa nonché nel suo studio personale e realizzate nel corso degli anni per il “proprio diletto”, citando la bellissima espressione del critico John Ruskin. È doveroso ricordare pertanto, che l’artista inglese è risultato assente, da oltre cinquanta anni, dalla programmazione museale romana e da ben dodici anni dai musei italiani. Bentornato dunque a deliziarci! Le opere esposte fanno parte del lascito di Turner donato alla nazione inglese nel 1856 e…meglio conosciuto come “Turner Besquet”, che rappresenta una delle più grandi e significative collezioni esistenti di un singolo artista e che, come abbiamo già visto, è in massima parte ospitato presso presso la Tate di Londra, rappresentando così suggestivamente un “museo dentro il museo”. Turner ci rivela, con la sua raffinata predilezione per la luce, il colore e gli effetti atmosferici, espressi poeticamente nelle sue opere, quanto come da disegnatore di soggetti topografici ed architettonici, abbia sviluppato gradualmente il suo stile estremamente personale…un piacere estetico e visivo ricco di ricordi di viaggi, di emozioni, attimi fuggenti, nonché frammenti paesaggistici osservati durante i suoi lunghi soggiorni all’estero che ci narrano la sua incessante ricerca poetica, sempre volta a sperimentare la potenzialità espressiva della luce e del colore.
“L’indeterminatezza è il mio forte”
J.M.W.Turner
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La mostra al Chiostro del Bramante intende porre l’accento sull’importanza che gli acquerelli ebbero per la definizione dello stile di Turner, dimostrando come le sue ricerche espressive abbiano precorso l’arte degli impressionisti…un anticipatore quindi, maestro indiscusso dell’acquerello! L’impatto rivoluzionario delle sue creazioni non fu sentito solo dai suoi contemporanei e dalle generazioni successive ma, proprio in virtù della loro immediata freschezza, ci lasciano profondamente affascinati…e basiti, restiamo a guardare…e non solo le sue “doviziose” prospettive (fu infatti, nel 1807, professore di prospettiva!), ma anche le sue luminose atmosfere rarefatte…evanescenti…impalpabili! Turner 8
Atmosfere a volte nebbiose, indistinte ed umide ed a volte colpite dalle raffiche minacciose della tremenda furia della tormenta…sembra infatti, nelle sue opere, farci sentire l’imperversare del vento e l’impatto dell’acqua. Un vortice di composizioni dove la luce, una luce sempre sfolgorante, impera…fa da padrona! Le sue opere, cosi ricche di atmosfere, destarono profonde impressioni già alla Royal Academy che nel 1802 gli conferì il titolo di “membro ordinario”. Turner aveva visioni di un mondo fantastico, al di sopra della realtà, irrorato di luce e splendenti bellezze, ma non un mondo statico, immobile, bensì dinamico, denso di energia…non di armoniosa sobrietà bensì di fasto abbagliante. “La natura, in Turner, riflette ed esprime le emozioni dell’uomo artista che sa di tenere in pugno la forza della natura”...e che quasi la sovrasta! Bene! Ma, viene spontaneo domandarci, quale fosse il suo rapporto con il colore. Esercitandosi particolarmente con gli acquerelli, egli instaurò un profondo rapporto con il colore, orientamento questo che coltivò per tutta la sua vita. Fu di grande importanza la “Teoria dei colori” del 1810 di Goethe che si differenziava notevolmente da quanto affermato da Isaac Newton nel 1666, il quale asseriva che non fosse la luce a scaturire dai colori, ma il contrario…cioè, i colori consistono in un offuscamento della luce o nell’interazione di questo con l’oscurità. Goethe invece, creò un nuovo cerchio cromatico costituito dai colori primari ed i loro complementari, dimostrando l’impatto psicologico ed emotivo relativo alle diverse tonalità. Turner approfondì e potenziò le ricerche dello scrittore tedesco, incrementando l’impatto dei colori in molte delle sue opere. In mostra è possibile notare infatti alcuni diagrammi sul colore, creati dal nostro artista durante le sue lezioni sul tema, quando era docente di prospettiva presso la Royal Academy, mostrando così ai suoi studenti come utilizzare i colori al fine di creare l’illusione di profondità in un dipinto. Inarrestabile viaggiatore Turner, comprese ben presto l’importanza del dipingere en plein air, ma particolare e profondo fu il suo rapporto con l’Italia che visitò per la prima volta, brevemente, nel 1802 per poi tornarvi nel 1819 soggiornando a Venezia, Roma e Napoli, luoghi che gli diedero la piena percezione dell’immensa luminosità dei paesaggi italiani, nonché una determinante esperienza capace di evolvere notevolmente il suo stile rappresentativo. Le vedute lagunari, dipinte in piena età matura, sono tra le più emozionanti e suggestive di tutto il corpus di opere dell’artista, dove la tematica cromatico-luministica è il nodo centrale su cui verte la poetica di Turner, che vedremo impegnato per tutto il resto della sua vita, alla ricerca di soggetti e atmosfere da raffigurare come specchio del suo universo interiore; le forme prendono consistenza, i colori puri si mescolano con la luce, divenendo protagonisti assoluti delle sue opere, ed il tutto espresso in uno spazio-luce, liberato da ogni impianto prospettico e…convenzione.
“La pittura è una strana cosa”.
J.M.W.Turner

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Opere della Tate
a cura di David Blayney Brown
22 marzo - 26 agosto 2018
Chiostro del Bramante - Roma - Via della Pace
aperto tutti i giorni:
lun-ven 10:00 - 20:00 - sab-dom 10:00 - 21:00 -